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Emotional branding: tutto quello che devi sapere

L’emotional branding mira a creare un rapporto duraturo ed emotivo tra marchio e cliente. In un contesto emotivo, è possibile costruire un rapporto di fiducia e fedeltà con il cliente e aumentare il valore del marchio. 

In questo articolo vedremo l’ emotional branding cos’è e perchè è così importante oggi. Comprendere il cervello umano e i comportamenti culturali è più importante di qualsiasi teoria economica, perché con i soldi non si compra l’amore, ma con un marchio forte si possono sedurre i clienti.

Punti chiave

  • L’emotional branding crea un legame emotivo tra il marchio e il cliente.
  • Sviluppare un rapporto di fiducia e fedeltà è più importante di semplici motivazioni oggettive.
  • Comprendere il comportamento umano è fondamentale per il successo del emotional branding.
  • Un marchio forte può sedurre i clienti molto più di semplici incentivi economici.
  • L’emotional branding è una strategia di marketing potente per distinguersi dalla concorrenza.

Cos’è l’emotional branding

Cos’è l’emotional branding? L’emotional branding deve creare un rapporto duraturo ed emotivo tra marchio e cliente. In un contesto emotivo, è possibile costruire un rapporto di fiducia e fedeltà con il cliente e aumentare il valore del marchio. Questo perché il modo migliore per fidelizzare i clienti non è attraverso motivi oggettivi, ma attraverso i sentimenti e le emozioni.

Il branding emozionale ha lo scopo di ancorare un marchio alla coscienza e alla vita delle persone attraverso un’influenza emotiva e creare un rapporto duraturo con i clienti. L’emotional marketing, invece, funziona indipendentemente da un marchio che lo sostiene, con l’obiettivo di attirare l’attenzione su determinati messaggi o prodotti attraverso strumenti come colori, musica, guerilla marketing, influencer marketing o campagne virali sui social network.

Come funziona l’emotional branding

Per comprendere a fondo la funzione dell’emotional branding, è essenziale conoscere i 10 comandamenti proposti da Marc Gobé, considerato il fondatore di questa disciplina. Secondo Gobé, un emotional branding di successo permette a un marchio di vendere non solo prodotti, ma soprattutto esperienze ed emozioni.

Tra i 10 comandamenti troviamo:

  1. Dal consumatore all’individuo
  2. Dal prodotto all’esperienza
  3. Dall’onestà all’affidabilità
  4. Dalla qualità alla preferenza
  5. Dalla notorietà all’aspirazione
  6. Dall’identità alla personalità
  7. Dalla funzionalità alla sensorialità
  8. Dall’ubiquità alla presenza
  9. Dalla comunicazione al dialogo
  10. Dal servizio alla relazione

Mettendo in pratica questi principi, un marchio può creare un legame emotivo profondo e duraturo con i propri clienti.

Esempi di emotional branding

L’emotional branding può essere applicato in diversi contesti. Un esperimento di Facebook con la Cornell University e l’università della California ha mostrato come una manipolazione emotiva mirata possa influenzare il comportamento online degli utenti. Lo studio ha dimostrato che filtrando il contenuto del news feed mostrando post prevalentemente negativi o positivi, gli utenti tendevano a condividere o postare contributi con la stessa tonalità emotiva. Questo fenomeno prende il nome di “emotional contagion“, ovvero un contagio di emozioni.

Oggi è difficile muoversi in un contesto brandizzato senza essere esposti a emozioni forzate. Per questo motivo, fare emotional branding diventa fondamentale per poter emergere dal rumore di fondo e creare un legame profondo con i clienti.

Conclusione

L’emotional branding è un potente strumento di marketing che ti permette di creare connessioni profonde con i tuoi clienti attraverso esperienze coinvolgenti. 

Investire in una strategia di emotional branding ti aiuterà a costruire legami emotivi profondi con i tuoi clienti, aumentare la loro fedeltà e posizionare il tuo brand in modo unico e distintivo. Se anche tu vuoi sfruttare queste potenzialità, dai uno sguardo ai nostri servizi di consulenza in AI per il marketing e la comunicazione.

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