La consulenza può essere sostituita da un’automazione di processo? Nella consulenza automatizzata (robo advice) rientrano anche raccomandazioni generali su prodotti finanziari, modelli di asset allocation e profili di clienti-tipo, che non sarebbero considerate consulenza ai sensi della MiFID. Ciò potrebbe creare dei rischi dal punto di vista della tutela degli investitori, soprattutto per i clienti retail meno esperti.
Punti Chiave
- La definizione di “advice” delle autorità europee è più ampia rispetto alla normativa MiFID
- Il robo advice include raccomandazioni generali su prodotti e modelli di investimento
- Ciò potrebbe comportare rischi per la tutela degli investitori, in particolare per i clienti retail
- La consulenza automatizzata potrebbe affiancare, anziché sostituire, la consulenza umana
- Il regolatore dovrà valutare eventuali adeguamenti normativi per garantire adeguata protezione
Introduzione all’automazione della consulenza
Il robo advice è un fenomeno in rapida diffusione a livello globale, che vede un crescente interesse anche da parte dei regolatori nazionali e delle istituzioni sovranazionali. Nell’ambito della automazione della consulenza, le Autorità europee EBA, ESMA ed EIOPA hanno fornito una definizione di advice più ampia rispetto a quella della normativa MiFID, includendo anche raccomandazioni generali su prodotti finanziari e modelli di asset allocation. Ciò poiché il “robo advice” può comportare una disgiunzione, totale o parziale, della prestazione consulenziale dal rapporto umano, con possibili implicazioni in termini di tutela degli investitori.
La ricognizione condotta in Italia ha interessato sia operatori finanziari tradizionali che offrono servizi digitali, sia provider di soluzioni software per la consulenza automatizzata. Questa tassonomia dei robo advisors evidenzia la diversità dei modelli di offerta presenti sul mercato nazionale, che spaziano da soluzioni di “robo advice” puro a soluzioni ibride che prevedono un certo grado di interazione umana.
La consulenza può essere sostituita da un’automazione di processo? Vantaggi e rischi
L’automazione dei processi di consulenza finanziaria presenta sia vantaggi che rischi per gli investitori. Da un lato, può garantire una maggiore accessibilità e convenienza economica dei servizi, nonché una maggiore standardizzazione e trasparenza delle raccomandazioni. Dall’altro, l’assenza di interazione umana diretta e la raccolta di informazioni sul cliente esclusivamente tramite questionari online solleva preoccupazioni circa la corretta profilatura del rischio e la adeguatezza delle raccomandazioni.
Inoltre, l’elevato grado di automazione rende cruciale il ruolo degli algoritmi di elaborazione dei dati e di generazione delle raccomandazioni, la cui correttezza ed efficacia dovrebbe essere attentamente monitorata dai regolatori.
La consulenza può essere sostituita da un’automazione di processo
Le evidenze raccolte durante la ricognizione condotta in Italia mostrano che il mercato del la consulenza può essere sostituita da un’automazione di processo è ancora in una fase iniziale di sviluppo, con caratteristiche che lo rendono solo parzialmente assimilabile a quello più maturo di altri contesti. Emergono diversi modelli di offerta, che spaziano da soluzioni di “robo advice” puro (interamente automatizzate) a soluzioni ibride che prevedono un certo grado di interazione umana. Inoltre, alcuni operatori tradizionali del settore finanziario stanno integrando servizi digitali nella loro offerta consulenziale. Ciò suggerisce che la la consulenza può essere sostituita da un’automazione di processo potrebbe affiancare, piuttosto che sostituire, la consulenza umana, in un’ottica di complementarità tra i due modelli.
La consulenza può essere sostituita da un’automazione di processo? Quadro normativo e tutela degli investitori
L’analisi giuridica condotta evidenzia come il fenomeno del quadro normativo consulenza automatizzata presenti alcune peculiarità rispetto al quadro normativo vigente, in particolare in relazione ai requisiti di personalizzazione della consulenza e di indipendenza del consulente previsti dalla normativa MiFID II. Ciò solleva interrogativi sulla necessità di eventuali adeguamenti regolamentari per garantire una adeguata tutela investitori consulenza automatizzata, specialmente dei clienti retail.
Tra i profili di attenzione emergono la valutazione di adeguatezza, la governance dei prodotti, la trasparenza informativa e i profili di responsabilità, anche in relazione alla complessità delle soluzioni tecnologiche impiegate.
Conclusione
In conclusione, la consulenza può essere sostituita da un’automazione di processo? L’automazione dei processi di consulenza finanziaria rappresenta un fenomeno in forte espansione a livello globale, con caratteristiche peculiari rispetto al quadro normativo vigente. Se anche tu vuoi sfruttare queste potenzialità, dai uno sguardo ai nostri servizi di consulenza intelligenza artificiale.